uno dei drammi invernali è la ricerca del tepore.
ci stanno quelli al vomevo che tengono i riscaldamenti centralizzati, che li appicciano a settembre e girano per casa a mezze maniche, coi pantaloncini e i mocassini, consumando inutilmente le risorse energetiche annuali del sudafrica.
(per questo i sudafrichesi tengono freddo, e chiavano per scarfarsi, e si ammiscano l'aids come se non ci fosse un domani.)
pò nella altre zone di napoli esistono soprattutto le stufe.
i pidocchi sagliuti tengono il camino finto, cioè una stufa elettrica normalissima che avanti tiene un ologramma del fuoco che si muove e che avvolte simula pure il rumore dei vriccilli che scoppiettano.
(ci stanno pure quelli che tengono il camino vero e dentro ci fanno bruciare le bare verniciate co acrilici al piombo e incollate co colle epossidiche.
ed essi non arrivano a dopo natale.)
mentre nell'area nord-est dell'hinterland domina essa.
la stufa alogena.
pochi sanno che in realtà la stufa alogena non è una stufa, perchè non emana nessun calore se ti allontani a più di quattro centimetri.
la stufa alogena è solo un elegante elemento d'arredo, che funge da lampada a luci rosse per le serate che tieni la situazzione, e da fornellino per le zanzare.
ebbasta.
un elemento d'arredo che paghi tre euro e cinquanta e che ogni giorno ti fa consumare di corrente le risorse energetiche dello zambia.
(però gli zambari si sfasteriano pure di chiavare per scarfarsi come fanno i sudafrichesi, e allò scendono e passano tutto il pomeriggio nell'auchan dove fa assai caldo perchè stann uno ncuoll a n'at, e camminano avanti e indietro in mezzo agli scaffali dicendo
ammò pigl' 'o carrello, ci sta l'offett ngopp 'o llatt.
tre bust n'euro, pigliamm'l ammò.)
ciao.
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