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GUIDA SERIA ALLE PIAZZE DEL CENTRO STORICO DI NAPOLI.
"Fratè, c verimm a bellini, na birr, cos."

 

bellini.
secondo recenti statistiche mondiali sulla densità di popolazione, bellini viene dopo solo a hong kong, portici e il vulcanobbuono, quando c'è un cantante a caso di amici a presentare il nuovo elleppì. 
sta piazza è un multiforme coacervo di sessualità, tanto che un giorno la lobbi dei recchioni ebbrei ci fonderà un museo per far vedere dove facevano il ponta-ponta i recchioni napulegni prima dell'eccidio per mano delle tifoserie organizzate, ai quali attualmente contendono il predominio della piazza.


tra le particolarità da segnalare, essa presenta una discarica nel suo centro, dove vengono sversate abusivamente milioni di bottiglie di peroni da tre litri, biciclette senza sellini, cicche di sigarette-cartine-tre-pacchetti-uneuro, e soprattutto resti di mura greche (o mura greca, non ho mai capito).

 

san domenico.
il più grande materasso a cielo aperto del mondo, dove scippati di ogni nazionalità si danno ogni giorno appuntamento per stendersi a terra e suonare bonghi per ore. 
gli scippati più evoluti suonano pure la chitarra e la tammorra creando piccole orchestrine di pizzica che la scippata co la gonna lunga appena li sente suonare perde completamente la testa e inizia a fingere di sbattere in aria delle nacchere che però non potrà mai comprarsi veramente, se appena appara n'euro e cinquanta si va a comprare na peroni grande.

degno di nota, l'obelisco centrale, costruito solo per tesare un bel filo di nailon che parte dall'altro obelisco, quello del gesù, e poi appenderci sopra un grande striscione CHIAMA NON DIMENTICA, caso mai il napoli piglia e vinge lo scudetto.

 

il gesù.
c'è sempre una camionetta di guardi a presidiare la zona, motivo per il quale gli scippati per farsi un bombolone giocano a guardi & magnati dietro all'obelisco.

a proposito dell'obelisco, esso sopra a tutto presenta la splendida statua della madonna.
e si dice che quella statua, se la vedi da dietro, sembra la morte co la falce in mano.
ma è possibile osservare sto fatto solo a determinate condizioni, e cioè con certe prospettive visuali, alle cinque e venticinque di pomeriggio, co gli occhiali da sole a stella tipo eltongiò, e solo quando i pesci entrano nella vergine.



santa maria la noia.
ha la conformazione della striscia di gaza, solo assai più violenta.
s'è portata per buoni due mesi e mezzo, pò bell e buono uno ha detto jamm agliù ma c'amma fà ccà stamm tropp astritt, fratè m'a rai na cartina, tengo quelle corte, eh fratè caso mai rammenn nu par facc nu bellu sistema, tecct 'e cartin m n vac, arò t n vai, nun t'o dic, e ja parl simm frat, allò t'o dic m n vac arò nun m'hann pigliat p nu tabbaccar, ua intimen m'aspettavo chissà ch'er succies e invece kestè, e si spostarono tutti fuori al kestè.



for o kestè.
slargo dai mille nomi. 
orientale, saggiovanni maggiore, for o kestè, fall si a tien, ecc.

un tempo rinomata piazza di spaccio, oggi ameno ritrovo per il consumo.
ultimamente gran parte degli iscritti al fanclub di manuciao, che ci campeggiavano, hanno preferito emigrare altrove perchè bell e buono troppe tarantelle, tipo che si so presentati na sera i nazzischin di grumonevano co le asce immano e volevano tagliare la testa a tutti quelli che stavano fumando comunisticamente il drum.

piccola curiosità: lì dove c'era il cedro secolare, abbattuto il mese scorso per farne tante cassatine, si narra che vi fosse una porta spazio-temporale che in autunno porta da strato sul virgiliano, e d'estate ti fa uscire direttamente in un campeggio a frassanito.
se sbagli l'uscita ti trovi però alla gayola.



piazzetta miraglia.
luogo-nonluogo, corridoio di passaggio, l'unica cosa che la identifica è la nuvoletta dell'addore di calamari della friggitoria verace.
un senza voto meritatissimo.

 

piazza dante.
tra le opzioni del presidente per trasferirci lo stadio, da quando ha chiuso pure perditempo è un deserto popolato solo da uagliuncelli in sovrappeso che giocano a torello senza maglietta, oppure pareano a pigliare a pallonate i tedeschi che passano, i quali sottovalutano che noi a napoli teniamo il calcio nel sangue e lo vedi negli occhi 'e sti uagliun, ca s scordn 'e pobblem, e s mettn a pazzià, napoli-napoli-napoli.

 

banchi nuovi.
si stanno aprendo un sacco di cicchetterie, pizzetterie, rummerie, salumerie, e quindi questa è forse il futuro della movida piazzaiola.
ma mancano però aiuole, frasche, alberi, panchine, e tutto l'arredo urbano necessario per far fare l'agility dog ai bastardini, co lo scippato che da terra si mette a alluccare (fai partire il link sotto da 0:39) ooooo blechiiiiiii vien ccàààà merò raga, come sto cottooo, ooooooooo, pigliatemilcaneeee, ooooooooooo, ma c stai faceeeeenn, raaaam o caaan, pigliatv tutt cos, ma raaaam 'o caaaaaaan.

ciao.


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