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LE CANZONI D'AMMORE COI MARTELLI.
Ste nuove musiche che parlano di sentimenti e pò stann chin 'e zucculone.

ma io mò voglio capire na cosa.

ci sta sto pezzo di quella uagliuncella di ventidue anni.

(si, quelle del novantadue ora hanno ventidue anni.
quando io andavo al liceo, quelle del novantadue non erano ancora passate dal latte materno al latte di mandorla.)

dicevo.
sta uagliuncella che canta il pezzo seduta sulla palla dei fravcatori.

finalmente ho letto il testo.

i nostri cuori, li abbiamo lacerati e incatenati invano,
abbiamo saltato senza mai chiederci il perché,
ci siamo baciati, sono caduta sotto il tuo incantesimo,
un amore che nessuno potrebbe negare.


cioè, un testo d'amore.


e quella però nel video si allecca con gusto un martello.
UN MARTELLO.
come se fosse rivestito da una patina di ciucculato fondente e granella di nocciole.

è una metafora chiarissima.

quello ncapa a lei (e nella capa di tutti) non è un semplice martello.
esso richiama n'altra cosa.

esso simboleggia un grattevingi.

che tu invece di grattarlo lo devi alleccare.
e se ti escono tre pesci hai vinto un pesce vero.

e allora mi dovete dire voi.
voi abbunate.
ma come cazzo fate a cantare, e intimeno a piangere, per una canzone d'amore, se gli hanno fatto un video co una che si allecca un martello.

ma come fate a non capire che vi stanno pigliando per il culo.

da che mondo è mondo, l'amore ha i suoi stereotipi evocativi ricorrenti.

le rondinelle, le farfalle, il mare in tempesta, il cielo stellato, i pallongini a forma di cuore a margellina, l'anello d'oro giallo e biango, le paste la domenica, feisbuc co la password condivisa, lo stesso tatuaggio, dimenticarsi i nomi e chiamarsi sbrigativamente e compulsivamente ammò, ecc.

MA STO MARTELLO, MA QUANDO MAI E' STATO UN SIMBOLO DEL ROMANTICISMO NE'.  


non si sta capendo più niente.

la gente dice che questa è la volta buona che rottamiamo tutt cos, e pò spendono due euro per votare a uno che la prima cosa che fa è andare a parlare co n'altro un poco poco addentro a certe dinamiche antiche, che invece dovrebbe stare addentro a certe altre cose tipo le carceri, e invece ce lo mette addentro da ventanni.

oppure stamattina è venuto il terramoto.
ma ormai la gente invece di fujire, la prima cosa che fa è andare su feisbuc a scrivere merò il terramotooo *_*

i tifosi che fischiano a uno della loro terra solo perchè ha cantato na canzone nel dialetto dei tifosi avversari.
è come se gli ultras del canada si mettessero a inneggiare la-vali la-vali la-vali co la polenta ai tifosi italiani, appena gli altoparlanti dello stadio fanno sentire quando-quando-quando cantata da maicol bublè.

non si sta capendo più niente.

quello perchè le parole hanno perso il loro vero valore vero.
i simboli ormai non simboleggiano più niente.
nulla ha più senso.

ma singeramente, ma a me che me ne fotte.

ma pecchè pò, a te te ne fotte, nè.

no, manco a te te ne fotte.

e allò pecchè m n'essa fott'r a mme.

eh.

fratè, sient a mme.

nun c pensà.

i significati, il senso, le robbe, cos.

ma pò.

t par ll'ora 'e arraggiunà ngopp 'a sti fatt, nè.

ma famm stà quiet.

fattello mman jà.

ciao.


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