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LA SPAGNOLA DELL'ERASMUS.
"Sono tante le leggende a riguardo."

 

appena si presenta in un locale del centro storico vestita solo co un maglione che gli copre a stento le pacche, ella genera la disturbata.

il gruppo di ingegneri vicino al bancone, che da n'ora e mezza stanno buttando occhi p tutt part - facendo finta di parlare delle macchine a gpl che arrancano sulle salite -, appena ne sentono solo l'odore, tosto diventano tosti.
 

per l'ingegnere co le lenti e la cifosi, l'erasmus spagnola è l'incarnazione della speranza.

la speranza di abbuscarsi na femmina normodotata, sessualmente propositiva, tanto tanto frizzantina - che significa bucchina.


esse tengono sta nomea di femmine sporche, raramente depilate, peluria diffusa come tundra, e soprattutto, amanti di scambi commerciali quali un gillèmon per un pescimmano.
 

io nollosò se è vero.
fatto sta che ho constatato personalmente gli occhiolini e le gomitate che partono quando uno del gruppo degli ingegneri ha subodorato la venuta dell'erasmus spagnola.

forse perché possono arrattusiarsi in tutta tranquillità - cioè non è na tigrona di giugliano che subito dopo entra il fidanzato co gli scagnozzi, che so scesi solo per punire i potenziali osservatori della tigrona, e pigliano all'ingegnere guardone e lo infilano in una magnum di grei goose.

l'erasmus spagnola è indifesa, spesso simbatica, e più spesso ancora ubriaca come lammerda - dato che prima di uscire di casa già s'era scesa un bottiglione di vodka, ieghermaister e benzina senza piombo.

motivo per il quale ella è tutta espansiva, ride e si contorce su sè stessa, lasciando sovente intravedere senghe, fessure, pertugi, canali, antri, ripostigli, ciucie.
 

l'unico guaio serio che può accadere all'ingegnere e che magari se l'è riuscita a portare nel bagno, due bacetti co la lingua, dopo di che la suadente spagnola si inginocchia e inizia a succhiarglielo.
poi l'ingegnere si rende conto che forse ella non vuole succhiare il bottone del ginz, e si apre la patta.

prima zucata, seconda zucata, e il glande le picchia sull'ugola inducendole conati di vomito fucsia.

coi residui di dignità, la spagnola sbiascica lo siento, lo siento.

lo siento, lo siento.
 

l'ingegnere sta tutto insiriato, il vomito fucsia gli ha macchiato pure le hogan.

lo sapevo che non mi dovevo portare a na sconosciuta in un bagno non sterilizzato.
e ora che gli dico a mamma delle scarpe.

ma la cosa che lo fa stizzare ancora di più è sto fatto che quella scippata continua a ripetere lo siento, lo siento.

ma tu m stai vummcann ngopp opesc, ma che fingi a fare che senti forte la presenza del mio membro al tuo interno, nè.

oltre al danno, pure la pigliata per culo.

merò guarda le scarpe.
se gli racconto a mamma sto fatto che mi so portato a una, quella sicuro non mi crede e mi picchia.
abbuò le porto in lavanderia, le hogan, c'aggia fà.

ciao.

 


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