AuanaSgheps
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MANDARE LA FOTO DEL PESCE IN CHAT.
"Ue ciao - ci sei - sbabamm."

 

capita sempre più spesso di sentire storie di approcci su feisbuc un po' diversi dal ciao mi andrebbe di bere qualcosa con te, dopo un minimo di chiacchierata in chat.
 

ultimamente na cosa che si porta assai nel mondo delle cyber-pustegge è di mandare, a ragazze che si conosce poco o niente, la foto del proprio cazzo in erezione.
 

a quanto pare esiste tutto un sottobosco di malati seriali che ti aggiungono, e tempo dieci minuti ti scrivono hey ci sei, e tempo altri dieci minuti ti inviano il selfie del proprio pene dritto come un righello, co la peluria ben curata, spesso completamente depilato - che si sa, ti fa sembrare più dotato.

   

io non so come mi comporterei co mia figlia.

non so se le manderei mai na foto del mio pesce ignudo.
scherzo.
intendevo dire non so cosa consiglierei a mia figlia, se subisse un approccio del genere.
 

se mettere a figura di merda a sto villano, pubblicandone subito dopo lo screenshot in pubblico, o no.
 

boh.
però secondo me essi stanno sbagliando.

cioè secondo me la chiavata tiene tutta na sua poesia, motivo per il quale non si può scadere in talune banalità.
 

sarò l'ultimo dei romantici, ma a parer mio, se ti faccio vedere il pesce prima, la chiavata ne perde assai.

cioè, facendo il discorso dall'altro lato, a me ad esempio non dispiace che mi mandi la foto delle zezze, ma il capitiello però tienimelo coperto.
 

sarò uno stilnovista, ma credo ancora nel vedo-non-vedo, nel chiavo-non-chiavo, seconda-non-quarta, ingoia-non-ingoia, ano-non-ano, e tutta na serie di dilemmi che costruiscono un intrigante alone di mistero attorno ad una figura femminile.
 

e viceversa, al femminile, il pacco-non-pacco, l'arrizza-non-arrizza, me-la-lecca-o-no, forniscono importanti elementi per fantasticare su na potenziale pelle.
 

e quindi, mandare istantanee di cazzi, così come di porchiacche, è la rovina del mondo.
la fine delle fantasie.
la distruzione dell'universo ambiguo attorno al sesso.
il tramonto della poetica del fanciullino enunciata da gianni pascoli.
quella capacità di meravigliarsi delle piccole cose.


o di quelle enormi, se al primo appuntamento lui bell e buono, mentre vi state ammoccando, sguaina sta spada di excalibur che a te donna ti sale tutto il sangue in testa e ti scordi che state fuori al ciottolo e gli fai sto bucchino che gli zuchi pure il midollo spinale e dopo non ti prendi manco il cornetto blec or uait perché basta ciucculata bianca.

la poesia, uagliù. 
la poesia.

è inutile che inviate le foto del fanciullino che tenete in mezzo alle cosce, secondo me.
poi vedete voi.
ciao.


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