CERTI MICI MANGIANO MEGLIO DI ME.
E io accuso malamente.

io a quel punto piglio e faccio staccare la fornitura telefonica, così lei non può fare più quella ventina di telefonate d'auguri al giorno - e questa sarebbe la peggiore punizione per una mamma vesuviana.

poi piglio il micio e lo faccio volteggiare tipo diamonica col tubo, dopo di che miaoooooooo.

non me ne fotte degli animalisti.
pure io so animalista, ma n'esist che io mi mangio gli avanzi, e nu micio invece si mangia il pesce dei caraibi, selezionato da gualtiero marchesi e servito in un packaging sfavillante come se il micio se ne fottesse qualcosa delle ore che ha perso l'ufficio marketing per creare un involucro per scemiare le signore di via orazio.

ma pò tu dici che è giusto che i gatti, così come i cani, stanno buttati in casa.
essì, perché quelli nascono pe stare in casa, perché se li metti pe strada muoiono, ormai si so abituati a vivere in mezzo ai fili della stampante, quelli nascono così.

e però mio cugino che mangia settecento grammi di cadaveri al giorno allò ti potrebbe dire embè allò pure i polli si so abituati a vivere uno ncuoll a n'at e a essere scannati per farci abboffare a noi, so nati per questo, non possiamo mica fare a chi mici e a chi pollastri.

mia mamma lo sa.

il giorno che si piglia il micio e gli mette il gilè a quadroni e il fiocchetto in testa, mentre io non riesco a comprarmi manco più le camicie cento percento poliestere dalle ceste dell'osciàn, chiamo al callcenter della telecom e gli dico di staccare tutto.

gentile cliente, mi scusi, ma forse c'è n'interferenza, sento il rumore come le pale di un elicottero.

no guardi, forse dev'essere [miaooooooooo...] il ventilatore.
ma comunque mi stacchi tutto [...oooooooooooooo], arrivederla, ciao.