AuanaSgheps
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LA SACRA BIBBBIA.
" Un libbro veramente incredibbile. "

uagliù, io avvolte mi faccio le croci co la mana smerza.

tu pensi che se dietro a na cosa ci vanno appresso un sacco di perzone, allò deve essere pefforza na cosa buona.

intimeno ho letto su uichipedia che robba di due miliardi e mezzo di perzone nel mondo so cristiani.

(non volevo essere ridondante dicendo le perzone so cristiani, quello è chiaro.

volevo solo dire che due miliardi e mezzo di perzone vanno appresso alla storia di dio che crea un maschio e na femmina che stanno mezzi nudi nel paradiso, pò il maschio si mangia la mela e allò dio gli dice v n'ata ì mò mò, zuzzù, e li manda sulla terra dove devono faticare dodici ore al giorno per riuscirsi a comprare giusto lo stretto necessario.
e quindi niente più mele, perchè la frutta è carestosa e non è popio più cosa).


la cosa bella è che tutti sti cristiani non tengono come riferimento di vita la discografia di hendrix, ma un libbro.
il mattone che ha venduto di più di tutti, il bestseller del pataterno.
signori e signore, la BIBBBIA.

io ho massimo rispetto per tutti, intimeno pure per quelli che tengono i mocassini co la fibbia dorata.
ma quegli abbonati che usano le storie della bibbbia per impararti a campare o per spiegarti che è nato prima l'uomo e pò la gallina, singerament m stann ngopp o cazz.
senza offesa eh.

voi dovete sapere che la bibbbia non è altro che una grande raccolta di rotocalchi scandalistici di duemila anni fa, trascrizioni di telefonate a gennaro dauria, e articoli di cronaca usciti ultimamente su repubblica online.

bene.
tutti questi libbri, quando andava di lusso, erano scritti in greco.
altrimenti erano scritti in ebraico antico.
o, peggio ancora, in aramaico.

(uagliù, detto tra di noi, e sempre senza offesa eh, così come si usa pollenatrocchia per indicare un paese in culo al mondo, così non a caso diciamo uanm 'e scritt in aramaico per indicare na cosa che sembra na ricetta di un medico curante.)

(cioè uagliù, l'aramaico è popio arabbo.
no abbè, l'aramaico è aramaico, se no si chiamava arabbo.)

ma comunque.
immagginate a st'amanuense che si trovava sti scritti in aramaico e all'una di notte sotto la luce di una candela si doveva mettere a tradurre, a ricopiare, e a fare pure quei ghirigori a ghei negli angoli della pagina.

quando pò magari i compagni lo bussavano e gli dicevano 'o zzeccà, scinn ja, tenimm na situazzione p'e mman.
e lui diceva no raga, non mi dite niente, devo consegnare sta bibbbia dopodomani e sto ancora a zero.
e i compagni gli dicevano abbuò ja, t stai azzeccann, manc stiss scrivenn a divina commedia.
e l'amanuense diceva agliù, stiamo nel medioevo. per la divina commedia c vò nappoc 'e tiemp.

tutto questo per far capire il genio che poteva tenere st'amanuense di tradurre quegli scritti, mentre i compagni magari stavano facendo le postegge a margellina.
e allò già l'aramaico è difficile, pò lui si sfasteriava pure, pò nun verev nu cazz, pienz tu che n'è asciut.

e infatti un termine come kamilos è diventato cammello invece che spago, e i cristiani oggi si atteggiano a saggi co proverbi strevzi tipo è più facile che un cammello passa nel purtuso dell'ago che n'atu fatt.
oppure giesucristo che passa e si apre il mare, quando pò quasi certamente era un canneto.
e tanti altri fatti che se t'informi ti metti le mani nei capelli.

ma è nommale.
pienz che oggi teniamo traduttori p tutt part, e comunque si fanno cacate mastodontiche.

piglia per esempio quel film co gin chelli co quel titolo saggerat eternal ecc.
in italia l'hanno tradotto in se mi lasci ti scangello, che sembra una fiction co errico brignano.

quelle le traduzioni so tipo il telefono senza fili.
all'inizio magari hai fatto il verso del gatto, e pò passano mille anni e la gente pensa che hai detto
ciao.


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