IL PATATERNO LO SGAMI A PASQUETTA.        
"Azz... e meno male che è 'a festa soja."    
    
    
    
	
	era venuta l'estate.
	pò il pataterno s'è ricordato che tra qualche giorno è pasquetta.
	
	
	e infatti ho appena letto che sta per arrivare una perturbazione formatasi dal nulla, nuvole che s'erano salutate e so state richiamate all'ultimo a tutto per fare capa e capa e creare un pata-pata estemporaneo.
	come tutti i lunedì in albis dal medioevo a oggi.
	
	
	mò non voglio essere inutilmente blasfermo.
	però ti invito a riflettere su na cosa.
	
	
	tu magari ti sei organizzato per andare a na festa di uno che non hai mai visto.
	
	allò.
	io porto il casatiello, tu porti la tovaglia a quadri, no io porto i bicchieri di plastica, il supersantos, non ci scordiamo il supersantos come l'anno scorso, a me non me ne fotte popio del supersantos, basta che pigliamo un pallino.
	
	hai coinvolto a tutti i tuoi compagni - intimeno hai creato un gruppo su feisbuc dove per giorni ti sei tirato tarantelle solo per decidere se prendere la tanica di gragnano da dieci o da quindici litri, io metto cinque euro a coppia, la mia ragazza non beve.
	
	due ore di macchina, benzina, tangenziale, autostrada, vicarielli sterrati.
	
	finalmente arrivi là, e il festeggiato manco ti saluta che senza nè leggere nè scrivere inizia a arracquarti a secchiate.
	
	e tu non lo puoi manco sucutiare e dirgli intimen amm fatt tutt stu ppoc p te, e chist è 'o ringraziamento.
	perchè egli si è ammacchiato, chissà dove.
	
	
	embè, e quindi tu come giudicheresti un festeggiato che si comporta così.
	
	
	(io mò non ti ho detto niente, sei tu che ci sei arrivato a questa conclusione.
	abbuò ci siamo capiti, ciao.)

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