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LETTERINA A BABBONATALE.
sisì, io ci credo ancora.

caro babbonatale, 
come ogni anno, così come fan tutti, mi ricordo di te giusto qualche giorno prima che mi devi portare i regali.

tu sei un poco come il voltosanto, che ci viene a mente solo quando ci serve na grazia, oppure quando vogliamo pigliare na bolletta.
osinò nisciuno s'o caca al voltosanto, così come a babbonatale, il quale solo quando serve diventa ue caro babbo, come stai, embè ma che si dice, e insomma, tua moglie tuttappost né, no niente poi ti volevo dire, che ti volevo dire, no niente, quest'anno mi porti lo scudetto, diecimila euro, un marito, brad pitt, una bella pelliccia sintetica, perché sono un'animalista, ma so semp nu zucculone.


ma comunque, ti volevo dire, il primo regalo che mi devi fare è che devi ammazzare a tutta quella gente che quando cammina guarda il telefonino e non se ne fotte che ti può venire addosso, che se non mi sposto io, stu scem sicuro mi viene addosso perché sta distratto, o magari lui lo sa che io so gentile e alla fine mi sposto, ma io un giorno di questo non mi sposto più, e mi devo far montare un pesce in petto, na specie di protesi, che loro magari stanno camminando guardando il telefonino a bocca aperta, e mi sbattono sul petto e l'hanna piglià tutt quant mmocc.

poi caro babbo, devi far smettere di soffrire a tutti quelli che si fanno na fila di tre ore fuori a quel negozio a via roma che vende braccialetti che tengono appesi tutti sti ciondoli che sembrano le sorprese degli uovi di pasqua di beneficenza.

inoltre, caro babbino, per piacere fai arricettare a tutti quelli che chiedono di lasciare una mail per fermare la guerra in siria, che vogliono cambiare il mondo da vicino al computer, quando io oggi so stato quarantacinque minuti a vedere un video che spiegava come si duplica una chiave senza scendere di casa.

allò basta che tieni a casa un rollo di scotch, un accendino, un barattolo di pelati, delle forbicine co la punta appuntita che se sgarri ti apri la mano, e soprattutto ti serve na barretta di uranio impoverito, che è impoverito perché è senza olio di palma, che a quanto dicono fa male, l'ho letto su lasailultima.org, che è un portale d'informazione a cura di gerriscotti.

a me mi fa più paura gerriscotti che l'olio di palma, mia nonna appena vedeva a gerriscotti o a un negro chiatto diceva sempre merò è nu simpaticoneee. 
ocazz, gerriscotti secondo me tiene na filippina solo perché si diverte a dirgli ue filippì, m'è caduta na cartuscella a terra, raccoglimela, muoviti, e poi la sputa addosso, e poi si diverte pure a fare la sceneggiata merò ma non si capisce più niente eh filippì, qua bell e buono piove, poi c'è il sole, p'o t sput'n nguoll, chi lo capisce è bravo, sto tempo.


ma comunque, se l'olio di palma fa male o no non è importante, però le grandi aziende subito devono trovare contromisure per il fatto che mo le puttane vanno nei supermercati e pigliano i mottini in mano e si mettono a leggere vicino alle confezioni se c'è l'olio di palma o no.

(prendendo la confezione in mano) allò, vediamo, farina raffinata, paraffina, mastrorzio, ok, destrorzio, tracce di pesce peruto, ok, varricchina, e567, acidificante asburgico, ok, stabilizzatore dell'umore, flogan gel, ok, polipiombo, kerosene, ck one, gerriscotti, ok, kamut, tracce di merda, ok, onde, sulle sponde, ok, vernidas, ah ok, ja.
menumale, non c'è l'olio di palma.

e infatti, mo so usciti i biscotti mulinobianco senza olio di palma, perché a palma non tengono rispetto per l'ambiente, basta olio di palma campania, solo olio di poggiomarino, che tu quando vai in una città che ti piace dici ua com'è bello qua, sembra di stare a new york.

e invece quando vai a poggiomarino dici ecco qua, o siamo arrivati nel parcheggio dell'ipercoop a ferragosto, oppure stiamo a poggiomarino.


ma comunque, com'è bello lo scambio di regali.

a mia mamma ho comprato un kilo di baccalà.
mia mamma ha jitt e c'aggia fà.
io gli ho detto te l'ia magnà.
e lei mi ha detto ma cu sti rime me vuo scemià.
e io gli ho detto quali rime trallallà.

forse mia mamma non sa che i regali, se fatti col cuore, sono solo da apprezzare.
e sicuro mia mamma non sa quanto costa il baccalà.

comunque, è sempre bello lo scambio dei regali, mi riporta all'infanzia.
quando arrivava il natale e mia mamma comprava i regali da parte nostra, a tutti gli zii e ai nonni.

questo è da parte di luca e claudio, per nonno umberto.

a mio nonno, ogni anno, gli compravamo na stecca di sigarette.

ogni anno.

mia mamma diceva che era un regalo utile, tanto comunque se le comprava lui.

mio nonno è morto di cancro ai polmoni.
e noi bambini continuavamo a incartargli ste stecche di MS.
fuma nonnino, fuma, auguriiii.


ma soprattutto.
caro babbonatale.
fai morire di stenti a quelle puttanone co quei mussi ipnotici che chiedono e senti, come vini che c'hai, hai un moio, o che ne so, il traminer, ah no, allora una cola, una colazero, ce l'hai, mi raccomando, la zero, ce l'hai una colazero, una colazero, anzi no, quel cocktail allo zenzero, ce l'hai lo zenzero, lo zenzero, quel cocktail allo zenzero, il moio, ce l'hai il moio, un traminer, lo zenzero, ce l'hai lo zenzero, moio, moio, moio, lo zenzero, ce l'hai lo zenzero, si dai, ce l'hai, dammelo, ce l'hai, scusa ce l'hai, dammelo, sì, dammelo, lo zenzero, dammelo, lo voglio, dammelo, ce l'hai, dammelo, sì dammelo, mmm, dammelo, si dammelo, ah, aspè, scusami, ti devo chiedere na cosa.

che cosa.

ti devo chiedere na cosa.

che cosa.

no niente, mi potresti far leggere l'etichetta dello zenzero.

perché.

no niente, devo vedere se è olio di palma free.
se no dammi una colazero.


ah, babbo, la pace nel mondo, mi raccomando non ti scordare. 
ciao.


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