AuanaSgheps
la-sega-ubriaca

LA SEGA UBRIACA.
Ritrovarsi inginocchiata in un bagno.


donna.
statt accort ai pescimmano casuali quando stai mbriaca.

quella sera che sei scesa che tenevi le cerevella abbruciate che t'era arrivata na cartella di equitalia del novantadue che ti andavano cercando settemila euro pagabili in comode rate, e allò sei entrata in un bar co n'amica a bere un cicchetto.

e poi te ne sei bevuto un altro.

e poi il barista te ne ha offerto n'altro ancora.

e poi uno spagnolo festeggiava il compleanno e nell'amicizia ti hanno chiavato in bocca un bottiglione sano di rum.

e non eri in coma etilico, ma stavi tutta scema.
e bell e buono s'è avvicinato sto tipo interessante.

che manco il tempo di capire che non era interessante - ma solo interessato a chiavare - e ti sei ritrovata in un bagno di un locale tecno dove da qualche fessura si infizzavano le frequenze di un'inaccettabile selezione bum-bum-bum, musica che dava il ritmo alle vibrazioni della finestrella arrugginita e pure alla tua mano che spompinava quello sconosciuto.

finito.
però non c'è carta igienica.
quando ti rendi conto che non c'è nemmanco il coprivater, e che ci stanno troppi adesivi sullo scarico, là ti viene na botta di lucidità che capisci che sei appena stata l'artefice di una sburriata assistita in un bagno dimmerda di un locale dimmerda co musica dimmerda.

te ne scappi, perdendo sciarpa e cappello.

torni a casa, ti scaraventi sul letto, tieni i chiodi nel cervello.

l'hangover del giorno dopo non è tanto per l'alcool nel sangue, quanto per il primo messaggio su feisbuc.

oiiii ciao.

è lui, quello che gliel'hai preso in mano la sera prima.

oi che faiii.
dai lo so che ci sei.

la prima volta hai aperto il messaggio - ma non farai mai più na sciocchezza del genere, proverai a leggerlo solo cliccando sull'icona delle mail, in modo che non gli esce che l'hai visualizzato.

si chiama delle cave antonio, prima cognome e poi nome, non ti è nuovo.

fa schifo, sembra mastella vestito casual.
vive a new york, e collauda materassi presso se stesso.
pubblica link sul bicarbonato che cura la psoriasi.

ti continua a mandare messaggi, ma non lo cachi.
e allò passa al mipiace compulsivo, e poi ai commenti inutili.

è la fine.
cioè no.

la fine è quando dopo due settimane lo acchiappi fuori al cinema a casoria.
e lui sta là co n'amico ritardato.
e per far vedere all'amico che ti conosce, cioè che conosce a na femmina nel mondo, ti si avvicina e attacca bottone.

quella è la fine.

e ma quindi che si dice, poi l'altra sera stavi un pò ahahah beh però ci siamo divertiti ahahah.

senti basta co sta storia, ti denuncio, chiamo a mio cuggino che fa judo e ti faccio scommare di sangue.

anna. 
ma io sono tuo cuggino.

uh merò. 
ma allò stavo co te nel bagno.
uh marò, ma non è possibile.
ma veramente stavo co te in quel bagno.
co mio cuggino.
giuramelo.

essì. 
ma che fa, annarè.
quello come si dice, non c'è cosa più divina che metterlo in mano alla cugina.

abbuò.
in realtà meglio tu che n'estraneo.
almeno resta tutto in famiglia.

sisì.
così nelle feste salgo sulla sedia e racconto sta storia tipo poesia e nonnino mi dà i soldi.

antonì, nun fà oscem.
mica ti vuoi mettere a dirlo a casa, sto fatto.
dici la poesia che ti ha assegnato la maestra, e nun rompr ocazz.

dai cugiiii ma che faaa.

nono.
stu muccus emmerd m vò fà passà nu guaio a mme.
dodici anni, e già sta nguaiat.
abbuò ci sentiamo antonì, fai il bravo, nfò scem, stammi bene antonì.

ciao cuginetta ahahah ciao.


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