AuanaSgheps
pesciaiuolo-ovvero-recchione

PESCIAIUOLO OVVERO RECCHIONE.
L'uso spregiudicato di questa congiunzione, che na volta significa oppure e n'altra volta cioè.


chi manea i pesci è un pisciaiuolo ovvero un recchione.

mo vai a capire se tutti i pisciaiuoli tengono automaticamente la botta nello sportello, oppure l'autore di quella frase voleva solo dire che chi è aduso a maneggiarli, o ha una genepesca o, in alternativa, ha un buco del culo lasco.

non so se sono io l'inniorante, ma c'è solo na cosa che mi fa uscire il sangue dal naso più di quei PIUTTOSTO CHE utilizzati a schiovere dalle puttane di arzano che fingono una cadenza milanese per atteggiarsi a professioniste quando vendono la folletto.
ed è quello spaccimma di OVVERO nelle leggi e nelle carte degli azzeccagarbugli.

infiniti periodi strabordanti di termini desueti, intervallati dall'uso creativo di quel madosca di ovvero. che a volte è usato come congiunzione disgiuntiva - a mo' di oppure -, e altre volte invece come esplicativa - sinonimo di cioè, ossia, alias, trilias.

"si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero a seguito dell’introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno."

ua, il mio cervello entra in un loop ansiogeno che me menass' abbasc, come quando devo rispondere a domande tipo senti, ma non preferiresti non prenderlo non nel culo né.

e a questo punto la questione etica sullo sparare ai mariuoli passa quindi in secondo piano, ora la mia priorità nella vita è quella di interpretare 'sta cascata di ovvero, applicando rudimenti di logica booleana, teoria dei giochi, psicologia inversa, logaritmi in base dieci, email all'accademia della crusca.

e nel frattempo impazza il far west pure da noi, pensionati che sparano ai testimoni di genova appena bussano al citofono, ciardone che sparano nzogna sul membro dei neri dopo che le sono entrate in mezzo alle cosce, salvini che spara ai zincari co la mano storta tipo telefilm mericani dopo che essi so entrati nei cassonetti, studentesse che sparano agli ex fidanzati che continuano a entrare nei profili delle suddette per controllarne le chat, de rossi che spara a naingolan perché è entrato nel cuore dei tifosi, ecc.

ed io sto buttato nella stanzetta co na spasa di garzantine, treccani, de mauro, la lapis sull'orecchio, e dopo cinque-sei mesi decido di scendere di casa per pigliare un poco d'aria, e cammino e non vedo nessuno, ma comm'è, niente traffico, nessuno che vuole la mia firma per l'antartico, gerozzo il parcheggiatore che fine ha fatto, ma comm'è.

e sotto ai miei piedi sento uno strano croc croc, ohibò ma sto calpestando cadaveri, merò ma so tutti morti uccisi in putrefazione, l'odore è effettivamente nauseabondo, appena ti rendi conto di quest'apocalisse generata dalla giustizia fai-da-te ti viene da chiederti cosa siamo diventati, però uagliù, devo dire la verità, foss bell a poter sparare così, cioè non sempre eh, ma na volta ogni tanto sì, che magari un mariuolo s'accosta nottetempo e ti dice l'aifon ovvero la vita, e tu lì per lì non capisci se egli voglia farti riflettere sul fatto che ormai il telefonino è la tua vita, oppure che glielo devi consegnare altrimenti ti sgozza, e allora nel dubbio che fai, ma sai che ti dico, io nel dubbio a quel punto mi sponto la cammisa in petto, mi allecco il capello, parte la musica dei contrabbandieri di santa lucia, e col ciatillo a nocillo lo fulmino dicendo ommemmerd, magn't sti cunfiett, bum bum bum, ciao.





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